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Il lancio di DeepSeek: un tempismo strategico
Il 20 gennaio 2025 segna una data significativa non solo per la politica americana, ma anche per il mondo della tecnologia. In questa giornata, la startup cinese DeepSeek ha presentato al pubblico i suoi modelli di intelligenza artificiale, DeepSeek-R1 e DeepSeek-R1-Zero. Questo lancio ha subito catturato l’attenzione, posizionando DeepSeek come un potenziale rivale delle tecnologie AI americane. Ma cosa rende questa realtà cinese così speciale?
In un contesto in cui le soluzioni AI statunitensi dominano il mercato, DeepSeek ha saputo emergere anche grazie a costi contenuti e a un’efficienza energetica superiore. Tuttavia, è fondamentale comprendere che, nonostante i vantaggi, questi modelli si basano su LLM (modelli di linguaggio di grandi dimensioni) simili a quelli già disponibili sul mercato. Per sfruttarli al meglio, è necessario apprendere un metodo adeguato.
Un libro per comprendere l’AI
Per approfondire questi temi, Mafe de Baggis e Alberto Puliafito hanno redatto un volume intitolato In principio era ChatGPT: E poi arrivò DeepSeek. Contrariamente a quanto potrebbe suggerire il titolo, il libro non è un semplice elogio delle potenzialità di DeepSeek. Al contrario, offre una panoramica critica sulle opportunità e le sfide che l’intelligenza artificiale presenta.
Gli autori affermano che uno degli scopi principali dell’AI dovrebbe essere quello di ottimizzare il nostro lavoro, permettendoci di dedicarci ad attività più significative, piuttosto che ridurre posti di lavoro. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale personalizzare e addestrare i software AI affinché rispecchino il nostro stile e le nostre necessità, un processo che richiede tempo e sperimentazione.
Il metodo giusto per interagire con l’AI
Il volume non si limita a esplorare il contesto dell’intelligenza artificiale, ma fornisce anche metodi pratici per educare questi strumenti. Quando si arriva alla sezione dedicata a DeepSeek, gli autori affermano che il funzionamento di questo software è simile a quello di altri modelli AI, come ChatGPT e Claude. La questione centrale non è tanto la tecnologia in sé, ma la capacità di formulare le domande giuste.
Per avere successo nell’interazione con l’AI, è necessario adottare un approccio di design thinking, che ci consenta di affrontare le nostre problematiche specifiche e migliorare le nostre competenze. Il libro invita i lettori a utilizzare i modelli proposti per esercitarsi e apprendere come definire il funzionamento dell’AI, piuttosto che essere dominati da essa.
Un’analisi chiara delle potenzialità dell’AI
E poi arrivò DeepSeek è un testo che si distingue per la sua chiarezza e immediatezza. È rivolto a chiunque desideri comprendere appieno il funzionamento delle intelligenze artificiali e l’approccio giusto per utilizzarle. Il libro si propone come una risorsa per rimanere aggiornati sulle reali potenzialità di questa innovazione che sta cambiando il mondo del lavoro e degli investimenti.
In un’epoca in cui l’AI sta diventando sempre più presente nelle nostre vite, la capacità di utilizzarla in modo efficace può fare la differenza tra il successo e il fallimento professionale. Comprendere come sfruttare al meglio questi strumenti significa non solo adattarsi a un cambiamento, ma anche essere protagonisti attivi del nostro futuro.