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Il contesto attuale dei tassi di interesse
Dopo un lungo periodo di predominanza del tasso fisso, il tasso variabile sta finalmente recuperando terreno nel panorama dei mutui. Recenti sviluppi, tra cui la discesa dell’Euribor a 1 e 3 mesi, hanno segnato un cambiamento significativo, con previsioni che indicano un possibile sorpasso del tasso variabile su quello fisso entro la fine dell’anno. Questo scenario è ulteriormente alimentato dalle decisioni della Banca Centrale Europea (BCE), che ha annunciato un taglio ai tassi di interesse lo scorso 17 aprile, portando il tasso sui depositi bancari dal 2,50% al 2,25%. La BCE ha assunto una posizione chiara: la discesa dei tassi è necessaria per stimolare la crescita economica e sostenere famiglie e imprese in un contesto di incertezze globali.
Impatto sul mercato dei mutui
Le ripercussioni della decisione della BCE sono immediate e tangibili per chi desidera accedere al credito. Tassi di interesse più bassi significano mutui più accessibili e prestiti meno onerosi. Per chi sta considerando di richiedere un mutuo, il 2025 rappresenta un anno strategico. Le prospettive indicano che i tassi Euribor continueranno a scendere, mentre l’IRS rimarrà stabile, creando condizioni favorevoli per il tasso variabile. Inoltre, per coloro che già possiedono un mutuo a tasso fisso, la situazione non cambierà, ma per chi ha optato per un mutuo a tasso variabile, le opportunità si stanno ampliando in modo significativo.
Il riequilibrio tra tasso fisso e variabile
Il divario tra mutui a tasso fisso e variabile ha subito una contrazione notevole. Da un gap di 182 punti base, si è ridotto a soli 87 punti. Questa tendenza suggerisce un riequilibrio in atto nel mercato, dove il tasso variabile sta tornando a essere un’opzione allettante. Alcune banche stanno già offrendo mutui variabili con tassi d’interesse (TAN) inferiori al 3%, quasi in linea con i migliori tassi fissi disponibili. Questo scenario mette in evidenza come, se gli istituti di credito continuano ad abbattere gli spread, il tasso variabile potrebbe diventare la scelta preferita per molti mutuatari.
Le nuove offerte di mutui variabili
Con l’ulteriore taglio dei tassi annunciato dalla BCE, il tasso variabile ha acquisito una competitività senza precedenti. Le previsioni indicano che il TAN medio per i mutui variabili a 20 e 30 anni potrebbe scendere sotto il 3,50% nelle prossime settimane, il che rappresenterebbe un risparmio significativo per i mutuatari. Per esempio, un mutuo di 150.000 euro a 20 anni potrebbe vedere la rata mensile scendere da 884 a 865 euro, traducendosi in un risparmio totale di oltre 4.600 euro nel corso del finanziamento.
La surroga come opportunità
Con l’attuale contesto di tassi in calo, la surroga del mutuo sta vivendo un momento di grande interesse. Sempre più mutuatari stanno scegliendo di trasferire il proprio mutuo a un’altra banca per ottenere condizioni più favorevoli. Nel 2024, le richieste di surroga rappresentavano il 34,4% del totale, mentre nei primi mesi del 2025 questa percentuale è salita al 37,7%. Questo aumento evidenzia come i mutuatari stiano attivamente cercando di ridurre le loro rate mensili sfruttando i tassi più bassi. Utilizzare strumenti online come quelli di MutuiOnline.it può facilitare il calcolo del risparmio derivante dalla surroga, rendendo il processo ancora più semplice e accessibile.
Conclusioni sul futuro dei mutui
Il cambiamento nel panorama dei mutui è palpabile e le prospettive per il tasso variabile sono più rosee che mai. Con l’Agenzia Europea delle Banche che prevede un ulteriore ribasso dei tassi, è fondamentale per i potenziali mutuatari rimanere informati e pronti a cogliere le opportunità che si presenteranno. Se sei in attesa di un mutuo, ora potrebbe essere il momento giusto per considerare il tasso variabile come una valida alternativa.