Kkr aumenta la partecipazione in Enilive: un passo strategico per il futuro

L'aumento della partecipazione di Kkr in Enilive segna un'importante evoluzione nel settore energetico e delle telecomunicazioni.

Un investimento significativo nel settore energetico

Il recente accordo tra Kkr e Eni per l’aumento della partecipazione in Enilive rappresenta un passo strategico nel panorama degli investimenti energetici. Con una valutazione di 11,7 miliardi di euro, Kkr acquisirà il 5% delle azioni di Enilive, portando la sua partecipazione totale al 30%. Questo investimento, pari a 587,5 milioni di euro, non solo rafforza la posizione di Kkr nel settore, ma evidenzia anche l’interesse crescente per le aziende che operano nella bioraffinazione e nei servizi di mobilità.

Il modello di business di Eni, che prevede lo scorporo delle divisioni e la loro quotazione, ha già dimostrato di essere efficace, come nel caso di Plenitude. Questa strategia consente di attrarre investitori esterni e di ottimizzare le risorse, rendendo le aziende più competitive sul mercato globale.

Le sfide della connettività satellitare

Nonostante l’entusiasmo per l’investimento in Enilive, Kkr ha espresso critiche nei confronti delle soluzioni di connettività satellitare, in particolare quelle offerte da SpaceX e dalla sua costellazione Starlink. In un contesto in cui il governo italiano sta valutando l’uso di Starlink per migliorare la connettività nelle aree meno servite, Kkr ha sottolineato l’importanza della fibra ottica come soluzione più affidabile e veloce. Secondo l’analisi del fondo, la tecnologia della fibra presenta un potenziale di crescita a lungo termine, superando le limitazioni delle tecnologie satellitari e mobili.

Questa posizione di Kkr potrebbe influenzare le decisioni politiche riguardanti gli investimenti in infrastrutture di telecomunicazione, specialmente in un momento in cui il Pnrr punta a migliorare la banda ultralarga in tutto il paese.

Il profilo di Kkr e i suoi dirigenti italiani

Kkr non è solo un attore chiave nel settore energetico, ma anche un importante investitore nelle telecomunicazioni. Con una partecipazione significativa in FiberCop, la rete di telecomunicazioni di Tim, Kkr dimostra la sua volontà di investire in infrastrutture strategiche. I dirigenti italiani di Kkr, come Mattia Caprioli e Alberto Signori, portano con sé una vasta esperienza nel settore, contribuendo a guidare la strategia del fondo in Europa e oltre.

La presenza di figure come Diego Piacentini, ex vicepresidente di Amazon, evidenzia l’impegno di Kkr nell’innovazione tecnologica e nelle telecomunicazioni. Con un team così diversificato e competente, Kkr è ben posizionata per affrontare le sfide future e capitalizzare sulle opportunità emergenti nel mercato.

Scritto da Redazione

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