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Introduzione alle emissioni da freni
L’inquinamento atmosferico è un tema di crescente preoccupazione, non solo per le emissioni dei veicoli a motore, ma anche per le particelle rilasciate durante l’uso dei freni. Recenti studi hanno dimostrato che le particelle microscopiche emesse dai freni possono avere effetti devastanti sulla salute umana, superando in pericolosità quelle provenienti dai gas di scarico dei motori diesel. Questo articolo esplorerà le scoperte recenti riguardanti le emissioni da freni e il loro impatto sulla salute pubblica.
Le scoperte della ricerca dell’Università di Southampton
Un team di ricercatori dell’Università di Southampton, guidato dal dottor James Parkin, ha condotto uno studio approfondito sulle particelle emesse da diverse tipologie di pastiglie dei freni. Le particelle più piccole, in particolare quelle di dimensioni inferiori a PM2,5, sono state oggetto di particolare attenzione, poiché possono penetrare profondamente nei polmoni, raggiungendo gli alveoli e compromettendo lo scambio gassoso vitale. I risultati hanno rivelato che le pastiglie organiche non contenenti amianto sono le più tossiche, seguite da quelle in ceramica, entrambe contenenti elevate concentrazioni di rame, un metallo noto per la sua tossicità.
Il ruolo del rame e le implicazioni per la salute
Il rame, presente in alte concentrazioni nelle pastiglie dei freni, è stato identificato come un fattore chiave nella tossicità delle particelle emesse. Gli esperimenti condotti dai ricercatori hanno dimostrato che la rimozione del rame dalle pastiglie ha portato a una significativa riduzione della tossicità del particolato. Questo suggerisce che una modifica nella composizione chimica delle pastiglie dei freni potrebbe avere un impatto positivo sulla salute pubblica, riducendo l’infiammazione e altri marcatori di tossicità nelle cellule polmonari.
Le conseguenze per i veicoli elettrici e le normative future
È importante notare che il passaggio dai veicoli a combustione interna a quelli elettrici non risolverà automaticamente il problema delle emissioni di particolato. Il professor Matthew Loxam ha avvertito che i veicoli elettrici, essendo più pesanti, potrebbero generare un maggiore attrito e quindi aumentare le emissioni di particolato. Attualmente, non esistono normative specifiche per la misurazione delle particelle emesse durante la frenata, ma la nuova normativa Euro 7, che entrerà in vigore nel 2027, introdurrà limiti per le emissioni di particelle, stabilendo criteri specifici per i veicoli elettrici e ibridi.