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Situazione attuale dell’economia italiana
All’inizio del 2025, l’economia italiana si trova in una fase di ripartenza stentata. Nonostante il sostegno derivante dal proseguimento del taglio dei tassi d’interesse, l’inflazione sta risalendo, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi di gas ed elettricità. Il PIL italiano ha mostrato segni di stagnazione nel terzo e quarto trimestre del 2024, con una lieve crescita prevista per il nuovo anno. Tuttavia, l’incertezza legata ai possibili dazi imposti dagli Stati Uniti potrebbe influenzare negativamente gli scambi e gli investimenti, creando un clima di cautela tra gli operatori economici.
Aumento dei costi energetici e inflazione
Il prezzo del gas in Europa ha superato i 53 €/mwh a febbraio, un incremento significativo rispetto ai 26 €/mwh di un anno fa. Questo ha avuto un impatto diretto sui costi dell’elettricità, con il PUN che ha raggiunto i 155 €/mwh. L’inflazione nell’Eurozona è in aumento, con i prezzi al consumo dell’energia che mostrano un incremento annuale dell’1,8%. In Italia, l’inflazione ha raggiunto il +1,5%, un aumento rispetto al minimo di +0,7% registrato nel 2024. Questi fattori stanno creando un contesto difficile per le famiglie e le imprese, che si trovano a dover affrontare costi crescenti.
Politica monetaria e investimenti
La Banca Centrale Europea ha continuato a ridurre i tassi d’interesse, portandoli al 2,75% a fine gennaio. Questo è stato fatto per affrontare l’inflazione prevista nel medio termine. Tuttavia, nonostante i tassi più bassi, il credito alle imprese è in calo, con una diminuzione del 2,3% su base annua. Gli investimenti delle imprese faticano a decollare, nonostante la fiducia delle aziende abbia mostrato un leggero miglioramento. A gennaio, i giudizi sugli ordini nella manifattura hanno mostrato un recupero marginale, ma nel complesso, gli investimenti non sembrano ancora beneficiare della politica monetaria meno restrittiva.
Consumi e servizi: un futuro incerto
Nel settore dei consumi, si è registrato un recupero delle vendite al dettaglio a dicembre (+0,8%), ma la fiducia dei consumatori rimane su valori contenuti. La spesa dei turisti stranieri ha mostrato un’espansione moderata, ma l’indice RTT ha segnalato un calo del fatturato nei servizi. La produzione industriale ha subito un ulteriore calo, con l’automotive che ha registrato un -36,6% su base annua. L’export di beni italiani ha mostrato una leggera risalita, ma nel complesso, il 2024 si è chiuso con un risultato negativo per le vendite intra-UE.
Prospettive future e opportunità di investimento
Nonostante le sfide attuali, ci sono segnali di speranza. La corsa dei prezzi di Borsa nel 2024 e all’inizio del 2025 potrebbe indicare una ripresa della crescita del PIL in Italia. Tuttavia, l’incertezza rimane alta, e il rialzo delle Borse non è mai lineare. Gli investitori dovranno prestare attenzione alle oscillazioni di mercato e alle dinamiche economiche globali. In questo contesto, le opportunità di investimento potrebbero emergere, specialmente nei settori che beneficiano di una maggiore digitalizzazione e sostenibilità.