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Il contesto attuale dei tassi di interesse
Nel panorama economico italiano, i tassi di interesse rappresentano un elemento cruciale per la salute delle imprese, in particolare per quelle di dimensioni più contenute. A giugno 2024, il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) per le piccole imprese in Friuli Venezia Giulia ha raggiunto l’8,87%, mentre per le medie e grandi imprese si attesta al 6,18%. Questa differenza di 269 punti base evidenzia una disparità che può erodere significativamente la marginalità delle piccole aziende, costringendole a cercare alternative di finanziamento.
Le conseguenze sui prestiti alle imprese
La contrazione dell’erogazione del credito è un fenomeno che non può essere ignorato. Le piccole imprese, sempre più spesso, si trovano a dover rinunciare a investimenti strategici a causa dell’alto costo del denaro. Inoltre, l’adozione di principi ESG da parte delle istituzioni finanziarie ha reso l’accesso al credito ancora più complesso. Questi principi, che promuovono la sostenibilità ambientale, economica e di governance, sono diventati requisiti imprescindibili per le aziende che desiderano ottenere finanziamenti. Tuttavia, non è solo il costo del denaro a frenare le richieste di prestiti; anche l’incertezza economica e geopolitica gioca un ruolo fondamentale.
Il ruolo dei Confidi e le sfide future
In questo contesto, i Confidi, enti di garanzia per il credito, si trovano a dover affrontare sfide significative. Originariamente concepiti per supportare le imprese artigiane, oggi i Confidi devono adattarsi a normative sempre più stringenti. La loro funzione di garante è fondamentale per le aziende che, pur essendo bancabili, necessitano di un supporto per accedere al credito. La legge delega per la riforma dei Confidi rappresenta un’opportunità per rivalorizzare il loro ruolo e garantire un accesso più equo al finanziamento per le piccole e medie imprese.